L’intervista di Angelo Zinna per Goguin. Partito nel Gennaio 2010 per un viaggio che doveva durare sei mesi, è rientrato in Italia nel Settembre 2014.
Qual è la prima volta che ti sei trasferito in un’altra città?
La mia prima tappa è stata Melbourne, in Australia, a inizio 2010. Avevo intenzione di fermarmi solo sei mesi in Australia, ma sono passati 5 anni e 20 paesi prima che rientrassi in Italia. Dopo Melbourne ne ho cambiate un po’ di città. Dopo l’Australia sono passato da Nuova Zelanda, Timor Est, Indonesia, Malesia, Singapore, Thailandia, Vietnam, Cambogia, Laos, Birmania, India, Nepal, Cina, Kyrgyzstan, Uzbekistan, Iran, Turchia e Grecia. Adesso mi trovo a Londra.
Hai sempre avuto la voglia di spostarti o ti è venuta in un secondo momento?
Credo di essere sempre stato una persona curiosa, quindi ho sempre avuto voglia di vedere cosa si trovasse oltre i confini di casa, anche se non avevo mai pensato di stare via così a lungo. L’idea c’è sempre stata, poi gli eventi si sono incastrati e tutto ciò che è successo è stato un caso, io ho semplicemente lasciato andare.
Chi più di te può definirsi un “mover”, con tutte le città in cui hai vissuto sia in Italia che all’estero! Qual è stato l’aspetto più difficile nella tua esperienza di mover fino ad oggi?
L’unica difficoltà è sempre la decisione iniziale. Una volta fatto il primo passo tutti gli altri sono automatici. Le prime settimane in ogni nuova città sono sempre le più complicate, si deve affrontare la burocrazia, i costi più altri, ci si deve orientare e soprattutto trovare lavoro. La lingua poi può essere un altro ostacolo. Tutte queste sono però difficoltà che si risolvono con la pazienza ed avendo chiaro il proprio obiettivo.
Quali difficoltà hai incontrato nel fare amicizia una volta trasferito in un’altra città?
Non credo di aver mai trovato grandi difficoltà nel fare amicizia all’estero. Conoscere persone è molto più facile in viaggio che a casa propria. L’unico svantaggio sono i tempi, se si è in movimento spesso non si ha tempo di approfondire i rapporti.
Qual è la tua tattica per spendere poco? Come gestisci le tue finanze, comunicazione, assistenza sanitaria?
Sull’assicurazione sanitaria non ci sono trucchi per risparmiare, ma per tutto il resto tagliare i costi è possibile. Nel trasferirmi in una nuova città, cerco sempre di non perdere tempo, trovare subito un lavoro e creare un’entrata prima di rimanere a corto di soldi. Se non mi sposto per lavoro calcolo un budget e mi mantengo al suo interno, sempre. Per risparmiare sull’alloggio di solito opto per gli ostelli prima di stabilirmi in modo permanente, mentre a piedi o con i mezzi pubblici per spostarmi.
La prima volta che ti sei trasferito in un paese straniero, quali difficoltà hai incontrato nell’imparare la lingua?
All’inizio è difficile capire soprattutto lo slang e gli accenti. Pur pensando di conoscere le basi ci si trova ad ascoltare una lingua completamente nuova. A volte entra anche in gioco l’imbarazzo e le difficoltà nel farsi capire, ma è sempre questione di tempo.
Quali differenze culturali ti hanno sorpreso (in positivo o in negativo) e perché?
L’etica sul lavoro è la cosa che ho trovato più diversa altrove rispetto all’Italia e forse il motivo per cui sono ripartito quasi subito dopo essere rientrato. Il modo in cui si viene trattati è diverso, ma anche ciò che viene richiesto. Il concetto di flessibilità, ad esempio, in Italia è visto come uno svantaggio, mentre per me, all’estero è sempre stato di grande aiuto.
Qual è la tua città ideale?
Non l’ho ancora trovata, ma la ricerca non è così male!
3 consigli o più per chi, come te, vorrebbe trasferirsi a …
Un consiglio per chi vuole trasferirsi in Australia o Nuova Zelanda? Leggere le mie guide!
Tornando indietro, rifaresti tutto ciò che hai fatto e andresti in tutti i posti in cui sei stato?
Sì, rifarei tutto dall’inizio alla fine.
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